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Discussione delle linee guida definitive per la gestione della pesca durante le sessioni di chiusura del progetto ECOSAFIMED
Discussione delle linee guida definitive per la gestione della pesca durante le sessioni di chiusura del progetto ECOSAFIMED
- Il progetto ECOSAFIMED del programma ENPI CBC MED, coordinato dalla Fondazione per la Biodiversità del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Ambiente spagnolo, promuove pratiche responsabili nel settore della pesca artigianale e la conservazione degli ecosistemi bentonici nel bacino del Mediterraneo.
- Nell’ultimo mese, ogni partner del progetto ha organizzato delle sessioni di chiusura per discutere le linee guida per la gestione elaborate con i pescatori e le istituzioni governative, con l’obiettivo di firmare accordi per la gestione del mare per adottare queste buone pratiche su base volontaria.
2 dicembre 2015
Nel quadro del Programma per la cooperazione transfrontaliera nel Mediterraneo, il progetto ECOSAFIMED è stato attuato nell’arcipelago de La Galite e nel Banco di Esquerquis (Tunisia) dall’Istituto Nazionale di Scienze Marine e Tecnologia, nel Cap de Creus e nel Canale di Minorca (Spagna) dall’Istituto di Scienze Marine (Spagna) e nell’arcipelago Pontino e nel Golfo di Patti (Italia) dall'Università di Genova.
Il progetto ENPI ECOSAFIMED si propone di analizzare il tradizionale settore della pesca costiera (nelle aree citate) per valutare il suo impatto sull'ecosistema marino. Sulla base delle prove scientifiche raccolte durante questi 2 anni di realizzazione del progetto, sono state elaborate delle linee guida generali per la gestione dirette a tutte le flotte artigianali, così come raccomandazioni su misura per ogni area di studio, tenendo in considerazione la caratteristica specifica di ogni regione. Queste raccomandazioni dovrebbero contribuire a preservare le comunità bentoniche marine del bacino e, di conseguenza, contribuire alla conservazione dei fondali del Mediterraneo e alla sostenibilità dell'attività di pesca.
Per portare a termine con successo il progetto, è stato sviluppato un approccio partecipativo che coinvolge tutte le parti interessate nel processo decisionale riguardante le importanti sfide socio-economiche e ambientali da affrontare nel settore della pesca. Infatti, ogni partner ha organizzato incontri sia all’inizio (sessioni di apertura) sia alla fine del progetto (sessioni di chiusura).
Questi incontri offrono a pescatori e istituzioni associate un’occasione unica per riunirsi, fare il punto sui risultati del progetto e discutere le raccomandazioni elaborate. L’obiettivo finale è la firma di accordi volti ad adottare le migliori pratiche su base volontaria e sul lungo termine. Durante ogni incontro, si invitano a partecipare i rappresentanti delle parti interessate nel settore della pesca a livello regionale: pescatori, cooperative, professionisti, ricercatori e rappresentanti delle associazioni, nonché rappresentanti della Pubblica Amministrazione.
In Italia, Marzia Bo, la coordinatrice italiana di Università di Genova (UNIGE), ha organizzato un incontro preliminare con i pescatori di Ponza e Patti per impostare le basi per un accordo per la gestione del mare. Successivamente, la chiusura della sessione è stata organizzata nelle stesse zone rispettivamente il 24 e il 25 novembre 2015.
Durante l’incontro, i partecipanti hanno discusso anche la firma di un accordo per la gestione del mare, un accordo morale e volontario a lungo termine sulla base delle raccomandazioni comuni concordate.
Questa iniziativa è stata un’occasione unica per prendere coscienza della necessità della cooperazione tra tutti i soggetti interessati nel settore della pesca artigianale, al fine di razionalizzare lo sfruttamento e quindi garantire la sostenibilità del settore e la conservazione delle comunità bentoniche marine.
Nel complesso, questi incontri permetteranno a più di 100 pescatori distribuiti nei tre paesi di aumentare la propria consapevolezza circa l’incredibile ricchezza della biodiversità marina e l’impatto della loro attività sul fondo del mare, e per concordare l’adozione delle pratiche di pesca responsabile redatte per sostenere la loro attività.
In Spagna, le sessioni di chiusura saranno organizzate da David Diaz, il coordinatore scientifico, nelle Baleari e a Cap di Creus la terza settimana di dicembre. In Tunisia, invece, saranno realizzate da Adel Gaamour, il coordinatore tunisino, a Tabarka, Kelibia e Biserta.
ECOSAFIMED E IL PROGRAMMA ENPI CBC MED
Il progetto ECOSAFIMED, con un budget di 1,9 milioni di euro, promuove le pratiche di pesca responsabili e la comunicazione tra i ricercatori e il settore della pesca artigianale, allo scopo di aiutare a conservare gli ecosistemi marini. L'obiettivo finale del progetto è creare una serie di raccomandazioni per la gestione della pesca artigianale studiata nel Mediterraneo per assicurarne la compatibilità con le buone prassi per la conservazione degli habitat marini.
Il progetto punta anche a identificare zone interessanti da proporre come Aree marine protette sotto gli auspici delle Direttive europee e/o la Convenzione di Barcellona. ECOSAFIMED è uno dei 39 progetti che hanno ricevuto fondi sui 1095 progetti presentati al secondo invito del Programma ENPI CBC MED 2007-2013.
Il Programma ENPI Bacino del Mediterraneo è un'iniziativa transfrontaliera che forma parte dello strumento europeo di Vicinato e Associazione (ENPI). Lo scopo del programma è promuovere la cooperazione tra regioni sulle due sponde del Mediterraneo per affrontare le sfide comuni e valutare il potenziale endogeno.
Il programma coinvolge un totale di 14 Paesi, che rappresentano 76 regioni e circa 110 milioni di abitanti: Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Giordania, Libano, Malta, Autorità Palestina, Portogallo, Spagna, Siria e Tunisia.
Il programma ha un budget di 200 milioni di € finanziato dallo Strumento Europeo di Vicinato e Associazione e il contributo per ogni progetto ammonta a un massimo del 90% del costo totale.
I progetti finanziati coinvolgono una serie di tematiche relative alla promozione socioeconomica e allo sviluppo territoriale: supporto di innovazione e ricerca; sviluppo sostenibile ed efficienza energetica nel Bacino del Mediterraneo; miglioramento delle condizioni e delle varie forme di spostamento di persone, merci e capitali; e promozione del dialogo tra culture e forme di governance.
Si possono consultare informazioni sul progetto ECOSAFIMED e sul programma ENPI CBC MED nei siti web di ENPI CBC MED e dell'Ufficio per lo Sviluppo e la Cooperazione EuropeAid.
Questa pubblicazione è stata prodotta con il supporto economico dell'Unione Europea nell’ambito del Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo. I contenuti di questo documento sono di esclusiva responsabilità della Fondazione Biodiversità e non rappresentano, in nessun caso, la posizione dell'Unione Europea o delle strutture di gestione del Programma.
Ulteriori informazioni:
www.ecosafimed.eu │ ecosafimed@fundacion-biodiversidad.es