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Il progetto ECOSAFIMED riesce a promuovere nel settore della pesca pratiche responsabili e sostenibili per la conservazione degli ecosistemi marini

Nell'ambito del programma ENPI CBC Med : una collaborazione entre Spagna Italia e Tunisia

Il progetto ECOSAFIMED riesce a promuovere nel settore della pesca pratiche responsabili e sostenibili per la conservazione degli ecosistemi marini

  • Dopo due anni di studi scientifici in stretta collaborazione con pescatori, ECOSAFIMED ha elaborato una serie di linee guida per la pesca artigianale volte a migliorare la conservazione delle comunità bentoniche del Mediterraneo.
  • Gli studi portati avanti nell'ambito del progetto hanno permesso inoltre di identificare aree ad alto valore ecologico che in un futuro possono essere oggetto di una gestione specifica che ne promuova la protezione speciale.
Monday, 28 December, 2015

Il progetto '' Verso la Conservazione degli ecosistemi marini e la pesca artigianale sostenibile nel Mediterraneo (ECOSAFIMED) '' portato avanti in Spagna, Italia e Tunisia ha avuto come obiettivo la conservazione della biodiversità marina nel bacino del Mediterraneo e la promozione di pratiche di pesca artigianale compatibili con la protezione della fauna marina. A questo scopo, in collaborazione con pescatori e con diverse organizzazioni nazionali e internazionali, è stato valutato lo stato delle comunità bentoniche in diverse aree del Mediterraneo, e contemporaneamente è stato studiato l'impatto di alcuni métiers di pesca sulla fauna bentonica. Il Ministero di agricoltura, alimentazione e ambiente spagnolo, attraverso la Fundación Biodiversidad, ha coordinato questa iniziativa alla quale hanno partecipato altri enti spagnoli, il Consejo Superior de Investigaciones Científicas e l'Instituto de Ciencias del Mar, italiani, l'Università di Genova, e tunisini, l'INSTM - Institut National des Sciences et Technologies de la Mer. La collaborazione fra tutti questi enti è stata fondamentale per lo scambio di informazioni sulla ricerca marina, sia per quanto riguarda i metodi sia per quanto riguarda l'uso di tecnologie innovative, uno dei risultati più significativi del progetto. Grazie al progetto  ECOSAFIMED è stata elaborata una proposta di buone prassi per la pesca artigianale, volte a migliorare la conservazione delle comunità bentoniche nel Mediterraneo. I soci hanno accettato una serie di indicazioni per tutto il bacino, definite in base ai risultati ottenuti in diverse aree di studio: Cap de Creus, canale di Minorca (Spagna), arcipelago di La Galite, banco di Esquerquis (Tunisi), golfo di Patti e arcipelago di Ponza (Italia). Queste proposte sono state approvate assieme ai pescatori che si dedicano alla pesca artigianale, che hanno partecipato al progetto con l'intenzione di firmare accordi volontari impegnandosi ad adottare queste buone prassi volontariamente e a lungo termine.   Restituire al mare il bycatch di invertebrati bentonici, in particolare di specie strutturanti, in un tempo inferiore ai 30 minuti e nello stesso luogo in cui sono stati catturati, evitando di danneggiarli: questa è stata una delle indicazioni emerse dal progetto. Studi scientifici hanno dimostrato che le probabilità di sopravvivenza delle catture accidentali delle specie bentoniche aumentano se queste sono restituite al mare nel più breve tempo possibile, riducendo l'esposizione all'aria ed alle variazioni di temperatura.   Si consiglia inoltre, quale buona prassi, di evitare la pesca in aree in cui sono state rilevate comunità fragili, così come di promuovere aree marine protette in cui sono stati trovati ecosistemi importanti e sensibili, o l'uso di attrezzature più selettive e reti in materiali più efficienti, dato che esistono evidenze che dimostrano che il tipo di attrezzature influisce sulla portata dell'impatto sul fondale marino.   Promuovere la manutenzione periodica delle reti da pesca, ridurre l'impatto riducendo il numero di operazioni di pesca in una stessa area durante la stagione, o ridurre la lunghezza delle attrezzature; anche queste sono misure che riducono l'impatto della pesca artigianale sulle comunità bentoniche.   Infine, questa iniziativa è riuscita a promuovere l'integrazione delle informazioni fornite dai pescatori in studi scientifici e in attività di monitoraggio. La lunga esperienza acquisita dai pescatori negli anni di lavoro deve essere considerata una fonte di informazioni fondamentale. I dati su catture straordinarie, la comparsa nel bycatch di specie poco comuni o la localizzazione di vaste popolazioni di specie strutturanti o di dimensioni inusuali possono essere di gran aiuto per migliorare la conoscenza del fondo marino da parte della comunità scientifica, e possono permettere di identificare luoghi con un elevato valore ecologico che possono essere considerati aree da tutelare.   Infine, questo progetto ha portato anche alla realizzazione di video che permettono, in modo semplice e diretto, di promuovere le buone prassi di pesca. Nel corso di questo progetto è stato confermato che mostrare video che espongono in modo chiaro la base scientifica di determinate affermazioni, come l'esistenza di attrezzi da pesca persi, la sopravvivenza di specie scartate o lo stato degli organismi una volta restituiti al mare, permette di ottenere una maggiore attenzione da parte del pubblico, inoltre, i video sono accolti in modo più positivo rispetto a qualsiasi altro tipo di presentazione tecnica e grafica. I video dovrebbero essere considerati strumenti di comunicazione prioritari ed elemento chiave per proporre nuove indicazioni ai pescatori.   Gli studi portati avanti nell'ambito del progetto hanno permesso inoltre di identificare aree ad alto valore ecologico che in un futuro potranno essere oggetto di una gestione specifica che ne promuova la protezione speciale.   ECOSAFIMED E IL PROGRAMMA ENPI CBC MEDIl progetto ECOSAFIMED, con un budget di 1,9 milioni di euro, promuove le pratiche di pesca responsabili e la comunicazione tra i ricercatori e il settore della pesca artigianale, allo scopo di aiutare a conservare gli ecosistemi marini. L'obiettivo finale del progetto è creare una serie di raccomandazioni per la gestione della pesca artigianale studiata nel Mediterraneo per assicurarne la compatibilità con le buone prassi per la conservazione degli habitat marini.   Il progetto punta anche a identificare zone interessanti da proporre come Aree marine protette sotto gli auspici delle Direttive europee e/o la Convenzione di Barcellona. ECOSAFIMED è uno dei 39 progetti che hanno ricevuto fondi sui 1095 progetti presentati al secondo invito del Programma ENPI CBC MED 2007-2013.   Il Programma ENPI Bacino del Mediterraneo è un'iniziativa transfrontaliera che forma parte dello strumento europeo di Vicinato e Associazione (ENPI). Lo scopo del programma è promuovere la cooperazione tra regioni sulle due sponde del Mediterraneo per affrontare le sfide comuni e valutare il potenziale endogeno.   Il programma coinvolge un totale di 14 Paesi, che rappresentano 76 regioni e circa 110 milioni di abitanti: Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Giordania, Libano, Malta, Autorità Palestina, Portogallo, Spagna, Siria e Tunisia.   Il programma ha un budget di 200 milioni di € finanziato dallo Strumento Europeo di Vicinato e Associazione e il contributo per ogni progetto ammonta a un massimo del 90% del costo totale.   I progetti finanziati coinvolgono una serie di tematiche relative alla promozione socioeconomica e allo sviluppo territoriale: supporto di innovazione e ricerca; sviluppo sostenibile ed efficienza energetica nel Bacino del Mediterraneo; miglioramento delle condizioni e delle varie forme di spostamento di persone, merci e capitali; e promozione del dialogo tra culture e forme di governance.   Si possono consultare informazioni sul progetto ECOSAFIMED e sul programma ENPI CBC MED nei siti web di ENPI CBC MED e dell'Ufficio per lo Sviluppo e la Cooperazione EuropeAid.   Questa pubblicazione è stata prodotta con il supporto economico dell'Unione Europea nell’ambito del Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo.  I contenuti di questo documento sono di esclusiva responsabilità della Fondazione Biodiversità e non rappresentano, in nessun caso, la posizione dell'Unione Europea o delle strutture di gestione del Programma.     Ulteriori informazioni:   www.ecosafimed.eu │