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Spagna, Italia e Tunisia promuovono la pesca responsabile con un budget di 1,9 milioni di euro in un'iniziativa di cooperazione transfrontaliera cofinanziata dall'UE

Il progetto ECOSAFIMED rientra nel Programma ENPI CBC MED dell'Unione Europea

Spagna, Italia e Tunisia promuovono la pesca responsabile con un budget di 1,9 milioni di euro in un'iniziativa di cooperazione transfrontaliera cofinanziata dall'UE

 

  • ​Il progetto ECOSAFIMED rientra nel Programma ENPI CBC MED dell'Unione Europea 
  • La Fondazione Biodiversità coordina questo progetto nel quale partecipano l'Istituto di Scienze Marine del CSIC, l'Istituto Nazionale di Scienze Marine e Tecnologie del Mare di Tunisi e l'Università di Genova 
  • Il progetto promuove pratiche sostenibili di pesca artigianale e la conservazione degli ecosistemi marini del bacino del Mediterraneo
Friday, 21 February, 2014

21 febbraio 2014

 Spagna, Italia e Tunisia promuovono la pesca responsabile nel Bacino del Mediterraneo attraverso un'iniziativa transfrontaliera dotata di un budget di 1,9 milioni di euro.
 
 Il progetto "Conservazione di ecosistemi e pesca artigianale sostenibile nel bacino del Mediterraneo ECOSAFIMED”, rientra nel Programma Europeo ENPI Bacino del Mediterraneo, cha ha come obiettivo il rafforzamento della cooperazione tra l'Unione Europea e le regioni delle rive del Mediterraneo.
 
In questo contesto, il Ministero di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, attraverso la Fondazione Biodiversità, coordina questa iniziativa alla quale partecipano l'Istituto di Scienze Marine (ICM-CSIC), l'Istituto nazionale di Scienze Marine e Tecnologia del Mare di Tunisi e l'Università di Genova.
 
Dal 19 febbraio, i rappresentanti delle entità partecipanti e del Programma. ENPI hanno tenuto in primo incontro a Barcellona che si è concluso oggi. In questa riunione, coordinata dalla Fondazione Biodiversità, sono stati affrontati i principali aspetti tecnici e finanziari del progetto.
 
ECOSAFIMED promuove pratiche di pesca responsabile e la comunicazione tra gli enti di ricerca e il settore della pesca artigianale per contribuire alla conservazione degli ecosistemi marini. L'obiettivo finale del progetto è l'elaborazione di raccomandazioni gestionali per le peschiere artigianali studiate nel Mediterraneo, in modo da assicurarne la compatibilità con un buono stato di conservazione degli habitat marini.
 
L'iniziativa è dotata di un budget di 1.915.883 €, finanziati per l'80% dal Programma ENPI con 1.569.235 €.
 
Il progetto terminerà il 31 dicembre 2015. Durante questo periodo, verranno studiate aree marine di diversi territori del bacino del Mediterraneo. Nel caso della Spagna, le aree oggetto di studio sono prossime a Catalogna e Isole Baleari. In Italia, il progetto si concentra su Lazio e Sicilia, mentre in Tunisia si considerano le regioni di Nabeul, Ariana, Tunisi e Bizerte.
 
Tra le azioni previste vi è l'identificazione delle aree in Spagna, Italia e Tunisia poco coinvolte nella pesca a strascico e prevalentemente interessate dalla pesca artigianale. Una volta delimitate tali aree, verrà valutato l'impatto di questo tipo di pesca sugli ecosistemi del fondo marino.
 
Partendo dai risultati e con la partecipazione di rappresentanti del settore, si prepareranno delle raccomandazioni, che consentano di rendere compatibili pesca artigianale e conservazione delle comunità bentoniche. Inoltre, il progetto punta a definire aree di alto valore ecologico da conservare e proteggere.

ECOSAFIMED è uno dei 39 progetti scelti tra i 1095 presentati al secondo bando del Programma ENPI CBC MED 2007-2013.
 
Questo documento e di esclusiva responsabilità della Fondazione Biodiversità e rappresentano, in nessun caso, la posizione dell'Unione Europea o delle strutture di gestione del Programma.
 
Venerdì, 21 novembre 2014