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Riunione del Comitato di gestione del progetto europeo ENPI-ECOSAFIMED

  • L'Istituto di Scienze del Mare del CSIC di Barcellona, l'Istituto Nazionale di Scienze Marine e Tecnologia di Tunisi e l'Università di Genova inizieranno gli studi nella prossima estate
  • Il progetto ECOSAFIMED del programma ENPI CBC MED, coordinato dalla Fondazione Biodiversità del Ministero spagnolo dell’ Agricoltura, Alimentazione e Ambiente promuove le pratiche responsabili di pesca artigianale e la conservazione degli ecosistemi bentonici del bacino del Mediterraneo

12 giugno 2014.- Spagna, Italia e Tunisia hanno tenuto, presso l'Istituto Nazionale di Scienze Marine e Tecnologia di Tunisi, il secondo Comitato di gestione del progetto ECOSAFIMED del Programma europeo ENPI Bacino del Mediterraneo, durante il quale hanno proseguito nella preparazione delle campagne oceanografiche per valutare i possibili impatti della pesca artigianale sulle comunità bentoniche.
 
La Fondazione Biodiversità del Ministero spagnolo dell’ Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (MAGRAMA) coordina questa iniziativa transfrontaliera alla quale partecipano l'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica ICM-CSIC di Barcellona, l'Istituto nazionale di Scienze Marine e Tecnologia di Tunisi e l'Università di Genova.
 
Dallo scorso 10 giugno, i partecipanti hanno analizzato i progressi del progetto “Conservazione di ecosistemi e pesca artigianale sostenibile nel bacino del Mediterraneo (ECOSAFIMED)”, che ha come obiettivo quello di definire le raccomandazioni scientifiche volte a garantire la sostenibilità della pesca artigianale nel Mediterraneo, nell'ambito del Programma Europeo ENPI Bacino del Mediterraneo.
 
Durante l'incontro sono state valutate le azioni svolte dall'inizio del progetto, nel gennaio del 2014, e sono state pianificate quelle previste per i prossimi mesi. Tra queste, spiccano le campagne oceanografiche che i partecipanti effettueranno durante la prossima estate.
 
Nel caso della Spagna, le zone di studio si trovano nelle Isole Baleari e in Catalogna, per l'Italia in Lazio e in Sicilia, mentre in Tunisia si studieranno le aree di La Galite e del Banco di Esquerquis nelle regioni di Nabeul, Ariana e Jendouba. Durante queste campagne oceanografiche si utilizzeranno robot subacquei (ROV, Remoted Operated Vehicle) per l'analisi dei fondali marini.
 
In ogni zona studiata è stata pianificata l’analisi di alcune tecniche di pesca artigianale indirizzate a specifiche specie di interesse commerciale. 
 
Durante l'incontro di Tunisi  sono stati inoltre programmati i prossimi seminari tecnici e le riunioni  con le associazioni di pesca artigianale e le comunità locali coinvolte nel progetto.
 
Sono state inoltre esaminate le azioni svolte durante il primo semestre di attività. In questa fase iniziale è stato introdotto il concetto di custodia marina come strategia di conservazione per promuovere la partecipazione della società civile, del settore della pesca e delle amministrazioni nella pianificazione, gestione e conservazione degli ecosistemi marini del bacino Mediterraneo.
 
Alla riunione del Comitato di gestione tenutasi a Tunisi hanno partecipato la Direzione Generale di Pesca e Acquacoltura del Ministero dell'Agricoltura tunisino, l'Associazione Tunisina per lo Sviluppo della Pesca Artigianale (ATDEPA) e l'Unione Tunisina per l'Agricoltura e la Pesca, tutti soggetti che appoggiano il progetto e collaborano ad esso.
 
ECOSAFIMED E PROGRAMMA ENPI CBC MED
Il progetto ECOSAFIMED, con un finanziamento di 1,9 milioni di euro, ed è uno dei 39 progetti scelti tra i 1095 presentati al secondo bando del Programma ENPI CBC MED 2007-2013. Promuove pratiche di pesca responsabile e la comunicazione tra la ricerca e il settore della pesca artigianale allo scopo di contribuire alla conservazione degli ecosistemi marini. L'obiettivo finale del progetto è l'elaborazione di raccomandazioni gestionali per le marinerie artigianali del Mediterraneo, in modo da assicurare la compatibilità delle attività di pesca con un buono stato di conservazione degli habitat marini.
 
Il progetto prevede l'identificazione di aree di elevato valore naturalistico da proporre come Aree Marine Protette, secondo le direttive europee e/o la Convenzione di Barcellona.
 
Il programma europeo ENPI Bacino del Mediterraneo è un'iniziativa di cooperazione transfrontaliera che fa parte dello strumento Politica Europea di Vicinato e Associazione (IEPV-ENPI). L'obiettivo del programma è promuovere la cooperazione tra le popolazioni delle diverse sponde del Mediterraneo per affrontare sfide comuni e valorizzare le potenzialità esistenti.
 
Il programma, che rappresenta 76 territori con circa 110 milioni di abitanti, ha come beneficiari 14 Paesi: Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Giordania, Libano, Malta, Autorità Palestina, Portogallo, Spagna, Siria e Tunisia.
 
Il programma è dotato di un budget di 200 milioni provenienti dallo Strumento Politica Europea di Vicinato e Associazione e il contributo a ogni progetto raggiunge un massimo del 90% del costo totale.
 
I progetti finanziati riguardano diversi temi relativi alla promozione dello sviluppo socio-economico e territoriale mediante il sostegno all’innovazione, ricerca, sviluppo sostenibile ed efficienza energetica in tutto il bacino del Mediterraneo, il miglioramento delle condizioni e le modalità di circolazione di persone, beni e capitali e la promozione del dialogo tra culture e governance.
 
È possibile consultare informazioni sul progetto ECOSAFIMED e sul Programma ENPI CBC MED sui siti di ENPI CBC MED e dell'Ufficio per lo Sviluppo e la Cooperazione EuropeAid.
 
Questa pubblicazione è stata prodotta con il supporto economico dell'Unione Europea nell’ambito del Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo. I contenuti di questo documento sono di esclusiva responsabilità della Fondazione Biodiversità e non rappresentano, in nessun caso, la posizione dell'Unione Europea o delle strutture di gestione del Programma.

Fecha del evento: 
Thursday, 12 June, 2014 - 00:00